Arriva Superlab, il primo grattacielo orizzontale di Milano

Con un’enorme intervento di recupero di un’area di 6500 metri quadri, Milano è ancora una volta pronta a stupire. Si, perchè nel cuore del capoluogo lombardo, negli spazi uffici dell’ex Breda di viale Sarca, in zona Bicocca, è stato inaugurato Superlab, che con la sua forma particolare è il primo grattacielo orizzontale della città.

E’ infatti un edificio alto solo tre piani ma lungo ben 100 metri, realizzato a conclusione di un intervento costato ben 15 milioni di euro, progettato dallo studio torinese Balance Architettura. Spiccano subito i materiali utilizzati: la scelta di ferro, gomma e vetro, infatti, non è propriamente un caso, in quanto erano proprio i materiali prodotti nell’area da Breda, Pirelli e VetroBalsamo.

Il co-fondatore di Balance Jacopo Bracco ha espresso un parere decisamente positivo sul progetto, poichè “dopo aver tolto il rivestimento molto pesante, è emerso un bellissimo scheletro che abbiamo deciso di valorizzare, come un reperto di archeologia industriale. Abbiamo infatti pensato di metterlo dentro una grossa teca di vetro valorizzandola con colori ed elementi di vario tipo”.

La facciata è infatti stata realizzata con gomma siliconica riciclata trasparente e vetro, un’idea dello studio di architettura Balance che è stata addirittura depositata come brevetto. Secondo le parole del real estate advisor Giorgio Fischer, che ha contribuito al successo del progetto, “gli spazi interni sono versatili e riconfigurabili, e il tutto è stato studiato per collaborare su un unico piano”. Interessante la scelta di lasciare a vista lo scheletro in metallo, una soluzione architettonica che non osi vede molto spesso in Italia, ma ciò si è reso necessario per riutilizzare il più possibile il ferro del distretto Breda.

All’interno della struttura ci sono numerosi open space grandi e spaziosi, che lasciano trapelare il calcestruzzo originario, a cui sono stati associati rivestimenti moderni in legno di betulla e un’illuminazione degna di nota. A proposito di legno, tutto è stato studiato pensando all’ecosostenibilità e alla salvaguardia del nostro pianeta, ed è per questo che all’interno di moltissimi ambienti si trovano piante e alberi, che come a bucare il soffitto arrivano fino alla terrazza studiata per eliminare il più possibile l’effetto isola di calore.

Sempre con l’ideale dell’ecosostenibilità ben stampato in mente, gli architetti hanno pensato di dotare la struttura di pannelli solari e di un sistema di recupero acque piovane. Così facendo, assieme ad altri accorgimenti all’avanguardia, l’edificio è riuscito ad acquisire la certificazione Leed Gold per le sue elevate prestazioni energetiche e la qualità ecologica dei suoi interni.

All’interno, il Superlab verrà affittato a più locatari, di cui il primo ha già firmato. E’ uno spazio dedicato soprattutto a uffici, che saranno attivi ufficialmente a partire dal 2023. I potenziali inquilini della struttura, secondo le parole di Marco Chiono, sono “multinazionali che necessitano di spazi medio-grandi e aziende di servizi”.

La mostra d’arte dopo l’inaugurazione

Dal giorno dell’inaugurazione, avvenuta il 29 settembre, fino al 16 ottobre 2022, tutto l’edificio – rooftop incluso – ospiterà un’esposizione di arte contemporanea con installazione a dimensioni ambientali a cura di Francesca Canfora.

Anche la mostra in sè è connessa con l’edificio principale secondo i temi della sostenibilità ambienteale e del recupero, in quanto sono proprio questi i temi che i 13 artisti italiani e internazionali hanno messo in mostra con le loro opere.

All’inaugurazione è stata presente anche l’assessore all’ambiente e al verde Elena Eva Maria Grandi, la quale ha espresso la sua gioia nel risparmio del suolo da ulteriore cementificazione e nel risultato ottenuto dal recupero urbano di questa vecchia struttura riportata a vita nuova grazie al sapiente uso di materiali riciclati.

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