Quanto è lontano il 2021. Nonostanti siano passati solo 2 anni, a quei tempi il mondo era completamente diverso. Eravamo in piena pandemia, ma ancora non si parlava di guerra in Ucraina, di inflazione alle stelle, di caro prezzi, e di guerra in Israele. A quel tempo però, San Cristoforo era un quartiere di Milano in fermento, poichè – tra i tantissimi progetti residenziali che si stavano realizzando quasi in contemporanea – ne venne presentato uno per la riqualificazione integrale dell’edificio situato in via Pestalozzi 21, in posizione ottimale vicino al Naviglio Grande e alla chiesa di San Cristoforo, la quale dà il nome all’intera zona.
Due anni dopo, a fine 2023, il progetto è stato totalmente rivisto, ma il luogo dell’esecuzione non cambia: si sviluppa infatti sul lato est della piazza formata dall’incrocio di via Pestalozzi, via Watt, via Binda e via Tosi; l’area è già stata bonificata e sgomberata, e i vecchi magazzini e depositi precedentemente presenti lasceranno spazio ad un nuovo elegante condominio residenziale, che chiuderà frontalmente via Watt.
Il progetto di Via Pestalozzi 21
L’edificio, che vedrà la luce nei prossimi anni e sarà in grado di ospitare 32 famiglie, è stato progettato dall’architetto Massimo Giacon, ed è di proprietà di FCMA Group. Ha una forma trapezoidale, ed è in sostanza la riqualificazione di un deposito di automezzi, rimesse, officine e laboratori. L’intero immobile sarà composto da due diversi corpi, di cui il primo lungo via Tosi e via Pestalozzi, e il secondo indipendente, al centro del grande giardino condominiale. Le facciate saranno movimentate da logge e balconi, mentre l’altezza dei palazzi è fissata a 4 piani, ribassati a 3 lungo via Tosi.
L’intera riqualificazione di San Cristoforo
Non solo via Pestalozzi 21: San Cristoforo sta vivendo una seconda vita, una sorta di rinnovamento totale, grazie anche alla riqualificazione dell’ex scalo di San Cristoforo, parte integrante dell’ampio progetto di riqualificazione delle stazioni dismesse messo in atto dalle Ferrovie dello Stato. In particolare, la vecchia stazione diverrà un parco, collegando la zona periferica ai Navigli.
E sono proprio i Navigli, così vicini, a dare risalto a San Cristoforo, come ribadisce Alessandro Ghisolfi, il responsabile dell’ufficio studi di Abitare.co, il quale dichiara che “Il successo della zona è legato ai Navigli, che piacciono sempre molto. I prezzi delle nuove costruzioni nell’area vanno da 4300 euro al metro quadro fino a circa 7000 euro al metro quadro vicino alla zona Solari”.
Sempre FCMA Group svilupperà nuovi progetti in zona, tra cui un edificio in viale Richard 1 e 100 unità immobiliari in via Ettore Ponti 8/10, con entrambi i progetti che portano la firma di Asti Architetti. Ci sono anche i lavori della svizzera Artisa con 190 unità, la rivisitazione dell’area ex Ginori che adesso ospita il campus WPP, mentre in via Villoresi Hines realizza edifici residenziali.
Secondo Marco Grillo, il CEO di AbitareIn, società che sviluppa progetti residenziali, uno dei principali vantaggi della zona di San Cristoforo è l’arrivo della linea blu della metropolitana, che attraversa la città da est a ovest. Secondo lui “il futuro della zona è legato anche allo sviluppo di un percorso pedonale che, partendo dalla circonvallazione, arriva fino ai Navigli”.