Progetto Porta Volta, lavori in via di completamento

Il progetto del prestigioso studio svizzero di architettura Herzog & de Meuron sta finalmente per diventare realtà. Dopo la notizia dell’ufficialità dell’avvio datata 12 marzo 2010, lo spazio di Viale Pasubio attorno a Porta Volta tornerà presto a brillare di nuova luce dopo il bombardamento del ’43, durante la seconda guerra mondiale, che danneggiò gravemente questa parte di città.

Una ferita ancora aperta nel cuore di Milano, che finalmente sta per essere stata risanata. E come è abitudine da queste parti, il risanamento è avvenuto in grande stile. Il progetto, che ha al centro la riqualificazione completa dell’area, era infatti ancora incompleto. Quello che mancava era il “gemello” dell’edificio che ospita la fondazione Feltrinelli e Microsoft, dall’altra parte di via Volta, lungo viale Montello.

Una mancanza che vide il sostegno anche del ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini, che a dicembre 2019 stanziò i fondi che servivano per concludere il progetto originale, necessari alla costruzione dell’edificio di 2500 metri quadri appena completato, la seconda piramide che si affaccia su piazzale Baiamonte.

Finalmente il lavoro è stato completato: l’edificio ospiterà il museo nazionale della Resistenza, una scelta che sembra essere decisamente a tema con il risanamento dell’area dai bombardamenti della Guerra. I due nuovi edifici andranno quindi a formare una punta, che racchiuderà la zona verde inaugurata a fine 2020, grazie all’intervento realizzato da Coima sgr.

Ma la simbologia non si ferma: via Alessandro Volta fu infatti la “responsabile” dell’espansione di Milano oltre la vecchia cerchia muraria nel XIX secolo, fungendo da asse viario tra il centro città e il cimitero monumentale. Corsi e ricorsi storici, quindi, rivisti alla luce dell’architettura moderna dallo studio svizzero Herzog & de Meuron, che con la sua proposta ha conquistato il cuore della giunta comunale e dei milanesi.

Non solo per il suo essere avveniristico, ma anche per il suo saper conservare le tradizioni: il progetto infatti conserva integralmente i resti archeologici delle mura e dei caselli daziari di porta Volta. Allo stesso tempo, gli edifici gemelli sono in qualche modo un richiamo all’architettura classica di Milano, dato che in piazza Duomo, Piemonte e Duca d’Aosta già ci sono scelte stilistiche di questo tipo.

L’edificio della Fondazione Feltrinelli e Microsoft

Il 13 dicembre 2016 finirono finalmente i lavori di costruzione dell’edificio della Fondazione Feltrinelli e Microsoft, durati in tutto ben 11 anni, di cui addirittura 7 spesi per l’ideazione. La scelta stilistica di Herzog & de Meuron fu quella di ispirarsi alle antiche cascine lombarde, che secondo i noti architetti sono “ripetitive e affascinanti”. Un connubio unico tra tradizione e modernità, che porta in città una ventata di aria fresca e al contempo di normalità.

L’edificio per circa un terzo ospita la Fondazione Feltrinelli, con al piano terra una grande libreria e un bar aperto a tutti, al primo piano una sala polifunzionale, al secondo e al terzo uffici, e al quarto una sala lettura. In aggiunta, due piani “segreti” nel sottosuolo, che custodiscono gli archivi. La firma di architettura svizzera ha composto anche gli interni dell’edificio, con splendide pareti vetrate a dividere gli spazi e pavimenti in legno.

Per gli altri due terzi dell’edificio, invece, il padrone di casa è Microsoft: l’azienda americana, multinazionale del software e del digitale, si è spostata qui nel 2017 dal vecchio campus di Peschiera Borromeo, scegliendo uno spazio all’avanguardia capace di ospitare fino a 600 persone, in pieno stile smart working, con un quartier generale aperto e trasparente, fatto per facilitare le collaborazioni e le interazioni. Anche in questo caso, il piano terra è dedicato al pubblico, con l’ideazione di un’area showroom nata per dare alle persone la possibilità di provare i prodotti Microsoft, a fianco di una serie di attività digitali, corsi di aggiornamento e workshop.

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