Pandemia COVID-19 e mercato immobiliare, facciamo il punto

Per molti campi del mondo degli affari, la pandemia da COVID-19 ha avuto effetti devastanti. Potremmo essere portati a credere che anche per il mondo immobiliare sia stato lo stesso, ma scavando a fondo si scopre che non è proprio così.

E’ un riflesso della crisi: alcune categorie come hotel, negozi, ristoranti, teatri, cinema e attività artistiche hanno avuto un forte calo di fatturato da marzo 2020 ad oggi, per alcuni è stato persino azzerato. Ciò comporta un’occasione per chi è nel mondo degli investimenti immobiliari, specialmente a uso commerciale. Il mercato non è mai stato così florido, ora che tante attività hanno dovuto chiudere o ridimensionarsi.

Pandemia e immobili commerciali

Sfruttando i dati messi a disposizione da casa.it, siamo in grado di capire meglio come è cambiato il mercato in questi ultimi 12 mesi, che mai come prima d’ora hanno messo in ginocchio tutte le nostre certezze.

Iniziamo col dire che gli annunci commerciali sono aumentati in Italia del 16% negli ultimi 12 mesi, evidenza che, purtroppo, molte attività hanno chiuso e i proprietari delle mura non riescono a trovare sostituti. Gli alberghi in vendita sono cresciuti del 22%, gli uffici del 14%, gli interi stabili e palazzi addirittura del 27%.

Il trend è più o meno lo stesso in tutta Italia, anche se alcune zone del nostro paese stanno soffrendo in misura maggiore. Il Sud e le Isole infatti hanno visto registrare rispettivamente il 31% e il 36% di annunci commerciali in più, segno che in quelle zone la crisi ha picchiato più forte che mai. A livello regionale, abbiamo un +87% fatto registrare dal Molise, un +83% dalla Sardegna, un +55% dalle Marche e un +50% dalla Calabria, seguite a ruota da Umbria, Puglia e Abruzzo. Soltanto tre regioni italiane hanno fatto registrare un calo degli annunci immobiliari: stiamo parlando del Trentino-Alto Adige con un -4%, la Val d’Aosta anch’essa con un -4%, e la Basilicata con addirittura un -34%.

La situazione nelle principali città italiane

I dati di casa.it riportano la situazione anche nelle principali città italiane, analizzando gli andamenti del mercato immobiliare commerciale nelle città di Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli. In queste cinque città, che contemporaneamente rappresentano sia le più grandi che le più turistiche del nostro paese, si fanno registrare soltanto cifre col segno +, indice che la sofferenza delle imprese, dei negozi e delle aziende è ancora alta.

A Milano e Firenze gli annunci commerciali sono aumentati del 3%, a Venezia del 19%, a Roma del 16%, a Napoli addirittura del 29%. Nel capoluogo campano facciamo segnalare un incremento record del +112% di alberghi in vendita, i capannoni del 67% e gli uffici del 29%. Soltanto gli alberghi di Firenze tengono, con numeri rimasti invariati rispetto al 2019, nonostante la crisi sia andata giù pesante nel capoluogo toscano in termini di turismo.

Il COVID non ferma Accenture a Milano

Ma in questa crisi che sembra non avere fine ci sono anche delle luci di speranza: la nuova sede di Accenture, multinazionale del software con fatturati miliardari, è quasi pronta. I dipendenti verranno trasferiti nel nuovo edificio di Via Bonnet, nel cuore di Porta Nuova, come parte di un mega investimento da 360 milioni di euro, iniziato nel 2019, che nonostante la pandemia è arrivato quasi a conclusione.

Si parla della costruzione di una torre di 20 piani avente superficie di 15 mila metri quadri, cuore di un progetto che ha come punti fermi la sostenibilità e la sicurezza degli occupanti. La proprietà dell’immobile è di Coima Sgr, uno dei player più attivi nel mercato immobiliare milanese.

Milano è stata una delle città dove il COVID-19 ha colpito più duro, ma tante sono state le sofferenze e altrettanta è la voglia di ripartire, per diventare ancora più forte di prima. Secondo Francesca Patellani, Geographic Services Director di Accenture Italia, l’edificio è diretta conseguenza di ciò che abbiamo “vissuto in questi mesi, una combinazione tra un lavoro flessibile e un luogo fisico importante per la vita professionale di chi lo frequenterà”.

Per quanto riguarda i tempi di effettiva apertura della nuova sede Accenture, si parla di settembre-ottobre: i lavori esterni sono finiti, adesso è il momento di personalizzare gli interni.

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