NoLo, i prezzi della nuova zona trendy (?) di Milano

Secondo alcuni è un quartiere comodo e molto ben servito, con esercizi commerciali di ogni genere e mezzi di trasporto alla mano come metro e tram, senza contare la stazione centrale raggiungibile a piedi. Altri invece non vedono l’ora di andarsene, lamentando di vivere in una zona “tutto fumo e niente arrosto”, dove i prezzi si sono alzati all’inverosimile e pochi locali aperti non giustificano il trambusto attorno al quartiere.

Forse l’avete capito, forse no. Stiamo parlando di NoLo, ossia Nord Loreto, che sia dal nome che dall’anima hipster vuole ricalcare le più famose SoHo newyorkesi o londinesi. Un quartiere che, sebbene al centro di discussioni e polemiche, sta innegabilmente diventando il nuovo regno degli hipster, dove la creatività sprizza ovunque e le gallerie d’arte stanno diventando la nuova moda.

Il quadrilatero delimitato da viale Brianza, via Aporti, il parco Trotter e Casoretto ha vissuto una trasformazione spontanea: in principio abitato prevalentemente da immigrati del sud Italia, in seguito da latinoamericani e orientali, è stato spesso sulle prime pagine dei giornali locali a causa di brutti episodi che hanno visto la gente del posto venire rapinata e scippata, le case occupate e la prostituzione dilagare.

Ma oggi sembra che il vento stia cambiando, e NoLo sta raggiungendo una notorietà sempre maggiore tra gli studenti, i professionisti e i creativi. Il motivo inizialmente era quello dei prezzi accessibili, o comunque più bassi, degli immobili in vendita o in affitto rispetto alle altre zone di Milano; ma ciò ha portato rapidamente a una situazione paradossale in cui la richiesta è cresciuta sempre di più, e di conseguenza i prezzi.

Ma al contempo, il quartiere si è “svecchiato”, ha ricevuto una nuova linfa vitale dai suoi nuovi abitanti, e sono nate gallerie d’arte, showroom, concept store e tanti altri negozi con l’insegna in inglese che tanto vanno di moda a Milano. Affiancati però a sartorie cinesi, venditori di kebab e pasticcerie mediorientali. Ciò viene visto da molti, soprattutto giovani, come un benefit ulteriore nel vivere a NoLo, poichè un ambiente così multiculturale e perfettamente integrato, a Milano non è la regola (figuriamoci nel resto d’Italia).

La nuova Isola?

Secondo alcuni, NoLo può diventare la nuova Isola, anch’esso in passato quartiere popolare dove non erano rare le situazioni critiche. La strada è ancora lunga, di turisti nemmeno l’ombra, ma tra salumerie di design, mercatini vintage e bistrot che si fingono coworking, il percorso sembra ben tracciato.

E’ quello che pensano i fondatori del NoLo Social District, un gruppo di persone che crede nel quartiere tanto che le idee fioccano, tra corsi di yoga e giardinaggio, e passeggiate in bicicletta notturne nelle ex zone dello spazio.

Il nome NoLo, che alcuni vedono come una pessima imitazione di alcuni quartieri più famosi di altre metropoli del mondo, ad altri piace eccome: non fanno eccezione i titolari di alcune attività della zona, come il coro CorNolo, i lavori a maglia LaNolo, i fotografi FotoNolo, la radio RadioNolo, il giornale GiorNoLo e il locale NoLoSo.

Il mercato immobiliare di NoLo

Secondo i dati forniti da immobiliare.it, il prezzo medio di vendita di una casa a NoLo, che il famoso portale denomina Pasteur-Rovereto, è di 4224 euro al metro quadro, mentre gli affitti viaggiano attorno ai 18 euro al metro quadro.

L’andamento dei prezzi ha dell’inverosimile. Dopo un calo iniziato nel 2014 e finito in piena pandemia nel 2020, la ripresa è stata netta, costante e ancora non vede fine: prendendo in considerazione il periodo da marzo 2021 a marzo 2022, l’aumento del valore degli immobili è pari al 7,59%.

Stessa storia per gli affitti: sempre considerando il periodo marzo 2021 – marzo 2022, l’aumento di prezzo è del 7,51%, a testimonianza del fatto che, nonostante le critiche, NoLo va di moda, eccome.

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