Con quella forma ad “esse” che richiama le moderne periferie delle città del Nord Europa ma anche di ispirazione newyorkese, le Residenze Carlo Erba di Milano sono riuscite in brevissimo tempo a diventare una vera e propria icona di Città Studi, il quartiere in cui sorgono.
Disposte su 9 piani e affacciate su un giardino in piazza Carlo Erba, rappresentano lo specchio della riqualificazione del capoluogo lombardo, che punta a dare nuova vita non solo al centro ma in tutto il suo tessuto urbano. Le Residenze sono state terminate nel 2019, con un progetto architettonico notevole coordinato e gestito dallo studio Degli Esposti Architetti, e con il coinvolgimento di Eisenman Architects e AZ Studio. La forma sinuosa è nuova per Milano, e nella mente dei progettisti rappresenta il potersi “incastrare” perfettamente all’interno dell’ambiente preesisente.
L’edificio, naturalmente non nella sua nuova veste, è stato in passato la “casa” degli uffici della Rinascente, del gruppo Zurich, della casa editrice Rizzoli e dell’Espresso. Del suo aspetto originario la palazzina ha conservato soltanto la facciata, quella che si affaccia su piazza Carlo Erba, rimasta intatta compreso il suo portone in ferro battuto e le vetrate decorate. Da lì in poi gli architetti hanno osato, con un edificio sviluppato con diversi materiali e finiture differente.
Finalmente oggi piazza Carlo Erba può dirsi riqualificata. Il percorso, però, non è stato facile, dato che i lavori iniziarono nel 2012 e furono vittima di un lungo stop. L’iter burocratico è stato lungo e tortuoso, proprio come la forma dell’edificio. Oggi però, abitare nelle residenze Carlo Erba significa vivere una Milano di lusso a due passi dal centro, in una soluzione urban style in stile New York che prevede appartamenti con tagli che vanno dai bilocali ai plurilocali ai piani alti. Ogni appartamento all’interno è unico, e segue la forma dell’edificio, e pertanto le pareti presentano angoli smussati come ad inseguire la struttura principale.
Le Residenze
Il palazzo delle Residenze Carlo Erba si sviluppa su una superficie totale di ben 19 mila metri quadri, a pochi passi dalla sede principale del Politecnico di Milano. L’architettura segna il paesaggio urbano, allontanandosi dalla linearità tipica dei palazzi milanesi (e italiani), ma in totale armonia con gli edifici circostanti.
L’intero progetto è stato sviluppato su di un lotto triangolare, circondato da edifici che vanno da inizio Novecento fino agli anni Settanta. Il contrasto è tale che le Residenze Carlo Erba si distinguono anche a distanza, grazie sia alla caratteristica forma ad S che al suo aspetto esteriore.
L’edificio è infatti costituito da fasce orizzontali leggermente sfalsate, per dare all’intera struttura una particolare stratificazione. In particolare i primi tre piani sono rivestiti in travertino, come a continuare i palazzi vicini, mentre il quarto piano è costruito più indietro, tra aperture e balconi incassati. Il terzo strato forma il quinto e il sesto piano, ed è composto da telai metallici smaltati, mentre l’ultimo strato arriva fino al nono piano ed ospita il profilo a gradoni di una serie di ville urbane, dotate di grandi terrazze.
A proposito di terrazze, i piani dal quinto al nono sono costruiti in avanti rispetto alla facciata ovest dell’edificio, traslati rispetto ai piani sottostanti, con il duplice scopo di dare dinamicità alla struttura e allo stesso tempo di offrire spazio per i balconi.
Per quanto riguarda i materiali, spazio alla fantasia: si va da boiserie in legno su misura ai pavimenti in parquet in rovere naturale per gli interni, mentre l’illuminazione è stata studiata per valorizzare la facciata storica preesistente e il nuovo complesso, con un’illuminazione a LED posta nel controsoffitto esterno delle terrazze del quarto piano.
I crediti della foto di copertina sono di Marco De Bigontina – Esperienza Drone