Linate Airport District, arriva lo smart district all’Idroscalo

Nuova linfa per Linate: il city airport di Milano, in espansione per numero di passeggeri, lo sarà presto anche a livello di infrastrutture grazie al LAD, o Linate Airport District, un progetto che trasformerà per sempre l’area compresa tra l’aeroporto e l’Idroscalo.

Il LAD, secondo le parole dei progettisti, diverrà uno smart district innovativo, che aprirà una zona di Milano (anche in parte all’interno del territorio comunale di Segrate) fino a oggi non praticabile. Sono previsti nuovi edifici, l’accesso diretto al lago, e spazi verdi, per rigenerare e riqualificare completamente un’area del capoluogo lombardo che ha sempre avuto la funzione di spazio di servizio.

Per quanto riguarda le tempistiche, si parla del 2024 come data per l’avvio delle attività preliminari, per le demolizioni e per le bonifiche.

Armando Brunini, ceo di Sea Milan Airports, afferma entusiasta che grazie al LAD “il restyling di Linate è completo: adesso Milano ha un aeroporto dai massimi standard qualitativi offerti dall’industria, e grazie alla riqualificazione della zona verranno migliorate le funzioni e i servizi a supporto dell’attività aeroportuale con un doppio vantaggio: da un lato offriremo ai lavoratori dell’aeroporto spazi moderni e funzionali, dall’altro tutti i cittadini potranno godere di ampi spazi verdi direttamente collegati all’Idroscalo”.

Le soddisfazioni per Linate non finiscono qui: nel 2013 il city airport milanese è stato insignito del prestigioso premio “Best Airport” nella categoria degli aeroporti europei sotto i 10 milioni di passeggeri assegnato dal Consiglio internazionale degli aeroporti (Aci). Inoltre, l’anno prossimo inizieranno le nuove rotte dirette verso New York.

Gli attori dietro al progetto

Il progetto LAD diventerà realtà grazie alla società Chorus Life Linate SpA di Costim, controllata dal gruppo Polifin, e si ispirerà ad un modello di città del futuro che promuove la sostenibilità e la socializzazione tra generazioni differenti, dando vantaggi sia a chi usa l’aeroporto (lavoratori compresi) sia ai normali frequentatori della zona. Tanto che si parla di estendere la metro M4, che consentirà di arrivare direttamente all’Idroscalo.

Il concept del progetto è realizzato dallo studio di architetti Tectoo, secondo i quali sarà l’acqua ad essere l’elemento principale della rigenerazione urbana. Tra i tanti dettagli si segnalano piste ciclabili, percorsi pedonali e piazze pubbliche. Sarà presente un hotel a 4 stelle e una serie di edifici direzionali e uffici (tra cui il nuovo quartier generale di Sea), il tutto all’insegna dell’eco-friendly, in quanto verranno costruiti secondo i canoni delle certificazioni Leed e Well. Caratteristica importante delle costruzioni è che la loro impronta a terra sarà inferiore rispetto agli edifici che verranno demoliti, in modo da aumentare lo spazio aperto e i giardini. In tutto saranno 14 mila i metri quadri di verde urbano, che partiranno da dietro il terminal e si estenderanno per tutta l’area dell’Idroscalo.

L’ispirazione: Chorus Life

A Bergamo, vicinissimo al centro e a 10 minuti dall’aeroporto di Orio, è in fase di realizzazione ChorusLife, uno smart district finalizzato al benessere delle persone che lo abiteranno. Attualmente in costruzione, si estenderà su 150 mila metri quadri di un’area urbana attualmente in corso di recupero e riqualificazione.

Conterrà un’arena da 6500 posti a sedere (la prima di Bergamo), una spa di 4 mila metri quadri, oltre ad un hotel 4 stelle da 100 camere, un parcheggio da 1000 posti auto, 13 mila metri quadri di shopping, 5300 metri quadri di ristoranti e 74 appartamenti.

Il progetto LAD si ispira – nemmeno tanto velatamente – al nuovo prossimo smart district bergamasco. Riusciranno gli architetti assoldati in quel di Milano e Segrate a far meglio?

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